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mercoledì 22 febbraio 2012

Watashi wa dare.

Come un cane
malato di una rabbia di solitudine
sento la paura sgorgare dai tuoi occhi
Stanchi...

La tua voce StRiDeNtE
mi gratta nella gola
e il mio Ego senza maschera
si ciba della tua sofferenza.

Mi ritrovo poi,
solo, a essere bestia accecata
dalla tua chiara paura
che mi abbaglia e pervade

Rendendo il mio cuore più nero,
bianco come la Luna,
cereo come l'odio che hai bevuto,

Che ho provato...

Argento del risentimento
che a stento freno
e forte sento.

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