Come un cane
malato di una rabbia di solitudine
sento la paura sgorgare dai tuoi occhi
Stanchi...
La tua voce StRiDeNtE
mi gratta nella gola
e il mio Ego senza maschera
si ciba della tua sofferenza.
Mi ritrovo poi,
solo, a essere bestia accecata
dalla tua chiara paura
che mi abbaglia e pervade
Rendendo il mio cuore più nero,
bianco come la Luna,
cereo come l'odio che hai bevuto,
Che ho provato...
Argento del risentimento
che a stento freno
e forte sento.
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